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aneddoto di viaggio
14 Apr 2016

Aneddoto di viaggio: come si racconta?

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Come si racconta un aneddoto di viaggio?

Come si descrive un episodio particolare, un aneddoto di viaggio?

Come si trasferiscono emozioni e informazioni ai nostri ascoltatori?

Può capitarci di parlare di un viaggio nella vita di tutti i giorni, ma anche e soprattutto in sede di esame (IELTS, CAMBRIDGE), sia nella parte del writing che nello speaking. E’ bene prepararsi, prendendo come spunto racconti di viaggio sentiti da altri (magari native speakers) per capire come strutturare i passaggi, dando in prima battuta una visione generale del contesto, per poi procedere descrivendo nel particolare lo svolgimento dei fatti e infine, riportando le sensazioni ed impressioni.

 

Come impostare il racconto di un aneddoto di viaggio?

In sede d’esame IELTS o Cambridge, occorre impostare la risposta seguendo uno schema il più possibile lineare , in modo da poter partire da informazioni precise e collocabili temporalmente, che possano essere sviluppate nel corso della descrizione. In particolare, è bene tenere a mente i tre riferimenti fondamentali:

 

  1. Il tipo di viaggio/avvenimento/episodio
  2. Quando è avvenuto
  3. Dove è avvenuto

 

Nel post di questa settimana, Chris prosegue l’intervista con Andy su un aneddoto di viaggio. Un episodio un po’ pericoloso terminato, per fortuna, senza conseguenze per il nostro travelling-teacher.

Come sempre, abbiamo messo a disposizione il transcript e l’audio per aiutarvi a seguire, parola per parola, il dialogo tra due madrelingua. Buon ascolto!

 

Transcript: il testo parola per parola

 

Christos:          Right so, on Saturday night er something happened while you were out in Exarchia. Erm, could you tell us about that?

 

Andy:              Yeah, well basically, as a bit of context … Exar … Exàrchia or Exarchìa?

 

Christos:          Exàrchia.

 

Andy:              Ok, in that place. Erm, as I understand it, it’s traditionally been er one of the ‘hot’ neighbourhoods of Athens, in the sense that erm lots of people of a left wing bent live there … anarchists as well.

And that ever since there was the dictatorship in the nineteen seventies. And so whenever it kicks off er in Athens, it always kicks off in Exarchia first. But now it’s er, an area of bars and pubs. Erm, and quite liveable, lots of tourists stay there. And I was walking through it on Saturday night, and I got to the central square – Plateia Exarchia – er around which there are lots of bars and pubs. And in the

And in the middle there were about fifty or sixty youths … er anarchists, I presume, because they were all dressed in black and they had black hoods, and some were wearing black ski masks and some had black balaclavas. They all had their faces covered and lots of them were bearing red and black flags, er …

 

 

Christos:          The Black Bloc, basically.

 

Andy:              The Black Bloc, indeed.

Some of them had baseball bats or motorcycle helmets. And there was a girl in the middle of the square sitting on a stool and she was reading something in Greek which I presume was like a political manifesto of some sort.

And I thought the whole scene was very interesting, and it came into my mind to record it, to film it on my cellphone because they were speaking in Greek and I wanted to ask Christos, my colleague, what they were saying.

Er, and that was a bad idea because no sooner had I started filming when I was accosted from behind by two guys who asked me what I was doing, and immediately I shouted ‘tourist! Tourist! Tourist! Sorry! Sorry! Sorry!’ and they told me ‘no film! No film! No film!’, and they made me show them what I had filmed, which was very little, it was like three or four seconds.

Erm, but they insisted that I er, delete it … and they made me show them that I had deleted it. Erm, and … and then they patted me on my back and let me go and I sort of slunk off into the night and went to the pub for a beer.

Er, and watched on from the window of the pub. And at no point was I really scared for my personal safety because I don’t think they would have hit me or anything. But I did think at a certain point, ‘goodness, I’m going to lose my phone here’.

 

Christos:          They might take and just er, to see that the recording doesn’t …

 

Andy:              Exactly. Yeah. Erm, but I have to say that, you know had I been in their position I would have done the same thing probably.

 

Christos:          It’s a fear of surveillance, and we live in a surveillance society so …

 

Glossary

To accost: to approach and speak to someone often in an angry,aggressive or unwanted way

To pat: an act of lightly touching someone or something with your hand to show affection or approval

To slink off: to move in away that doesn’t attract attention

Manifesto:  a written statement that describes the policies, goals and opinions of a person or group

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