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Halloween
31 Ott 2017

Le streghe di Salem e altre storie

[Clicca qui per il testo in italiano]

 

It was 1692. In the village of Danvers, Massachusetts (USA), two girls aged 9 and 11 began to convulse, scream and make animal noises. The girls blamed their condition on witchcraft, claiming that three women in the village had cast a spell on them. One of these women was Tituba – a servant in their house that told them stories about sorcery, Sarah Good – a beggar, and Sarah Osborne – an old lady that rarely went to church. People in 17th century New England were mostly Puritans (this religious group was especially opposed to anything that was not modest, proper or traditional to their faith) and truly believed that witchcraft was very real. The idea that it was all the work of the devil triggered a wave of mass hysteria. People began blaming everything bad that happened on witchcraft and proper trials took place in the nearby city of Salem.

 

During the trials, more than 200 people were accused of witchery. Among them, 20 were sentenced to death, over 150 were jailed and some others died in prison because of poor living conditions. This terror lasted for about a year, until the public started to realise that innocent people were being condemned with no solid evidence. As a matter of fact, men and women – not only the latter – were believed to be in league with the devil according to the so-called spectral evidence; this means that “the accused person’s spirit or spectral shape appeared to a witness in a dream”. Another clue was the Witch’s Mark, a sign on the person’s body that confirmed they had a pact with the devil, such as a third nipple or unusual scars. Although the trials ended in 1693, the nightmare wasn’t completely over until 1702 when they were officially declared unlawful.

 

Reality is even crueller than horror stories, isn’t it? But here some intriguing facts about the story of the Salem Witch Trials and curiosities about witches and wizards!

 

  • The hysteria of 1692 was so great that it wasn’t only people to be sentenced to death but also animals. In fact, it was believed that witches were surrounded by evil spirits called familiars that would help them practice the dark arts and possess any living thing around them. That is why two dogs were also killed along with frogs, mice and cats. Incredible, isn’t it?
  • Two centuries before these events, in 1484, the existence of witchery was officially recognised by the Catholic Church after Pope Innocent VIII issued a dedicated papal bull that enabled the Inquisitors to start their persecutions.
  • Have you ever wondered why there’s a common knowledge about witches wearing a pointy hat and flying on broomsticks? Well, the hat is based on the peaked cap that Jews had to wear in the 13th century after a papal decree. The anti-Semitism caused the association of “heretics”, pagans and demons with those who wore the Judenhat and subsequent art contributed to consolidate this image. As for the broomsticks, people who practiced sorcery would rub an herbal ointment on their naked body and on a wooden stick they used to ride on during the rituals. This ointment was an extract of mandrake plant that contained substances which caused hallucination and a feeling of floating.

  • Last but not least: language fact. Could an English school forget to talk about an interesting fact about the language? Of course not. So, do you know where the word witch comes from? Unfortunately, the real etymology is uncertain. The closest possible origin is the Old English word wicce that means “female sorceress” or a split meaning from the Old English wingle – “divination” and wih – “idol”. Both of them derive from the Proto-Germanic wikkjaz for “necromancer” or “one who wakes the dead”.

 

If you think this real story is creepy enough, try and scare your friends with an unusual horror tale on the 31st October.

Have a spooky Halloween!

 

 

Correva l’anno 1692. Nel villaggio di Danvers, Massachussetts (USA) due ragazze di 9 e 11 anni iniziarono a soffrire di convulsioni accompagnate da urla e versi di animali. Le ragazze reputarono la stregoneria responsabile della loro condizione, sostenendo che tre donne del villaggio le avessero scagliato contro una maledizione. Una di esse era Tituba (una delle loro domestiche che aveva raccontato loro delle storie sulla stregoneria), poi Sarah Good (una mendicante) e infine Sarah Osborne (una vecchia che frequentava la chiesa raramente). Nel 17° secolo gli abitanti del New England erano principalmente puritani (questo gruppo religioso si opponeva a qualsiasi cosa che non fosse umile, corretto o fedele alla tradizione del loro credo) e credevano fermamente che la stregoneria fosse del tutto reale. L’idea che tutto ciò fosse opera del demonio innescò un’ondata di isteria di massa. Le persone iniziarono a incolpare la stregoneria per qualsiasi cosa di brutto accadesse ed ebbero luogo dei veri e propri processi nella vicina città di Salem.

 

Durante i processi più di 200 persone furono accusate di stregoneria. Fra esse, 20 furono condannate a morte, oltre 150 furono imprigionate e altre morirono in cella a causa delle deplorevoli condizioni di vita. Questo terrore durò per circa un anno, finché l’opinione pubblica incominciò a rendersi conto che venivano condannati degli innocenti senza prove concrete. Di fatto, uomini e donne – non soltanto queste ultime – venivano accusati di essere in combutta col diavolo in base alla cosiddetta testimonianza spettrale; vale a dire che “lo spirito della persona accusata o figura spettrale appariva in sogno al testimone”.  Un altro capo d’accusa era il marchio della strega, un segno sul corpo delle persone che confermava il loro patto col diavolo come, ad esempio, un terzo capezzolo o delle cicatrici insolite. Nonostante i processi finirono nel 1693, l’incubo non si concluse fino al 1702, anno in cui essi furono ufficialmente dichiarati illegali.

 

La realtà è più crudele delle storie horror, vero? Ecco alcuni fatti interessanti riguardo alla caccia alle streghe di Salem e altre curiosità su streghe e maghi!

 

  • L’isteria del 1692 fu tale che non furono soltanto le persone a essere condannate a morte ma anche animali. Infatti si credeva che le streghe fossero circondate da spiriti maligni chiamati familiars che le aiutavano a praticare le arti oscure e invasavano qualsiasi creatura vivente gli stesse vicino. Ragion per cui furono uccisi anche due cani, rane, topi e gatti. Incredibile, non è vero?
  • Già due secoli prima di questi eventi, nel 1484, l’esistenza della stregoneria fu ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa Cattolica dopo l’emanazione di una specifica bolla papale the permise agli inquisitori di dare inizio alle persecuzioni.
  • Avete mai pensato per quale motivo nell’immaginario comune le streghe indossino un cappello a punta e volino sulle scope? Ebbene, il cappello deriva dal copricapo a punta che gli ebrei furono costretti a indossare nel 13° secolo dopo un decreto papale. L’antisemitismo causò la conseguente associazione di “eretici”, pagani e demoni con coloro che indossavano questo cappello (Judenhat); successivamente l’arte contribuì a consolidare questa immagine. La tradizione delle scope deriva dall’usanza di chi praticava la stregoneria di spalmare un unguento d’erbe sul proprio corpo nudo e su un bastone di legno su cui erano solite andare a cavalcioni durante i rituali. Questo unguento era un estratto della pianta di mandragola che conteneva sostanze che causavano allucinazioni e la sensazione di fluttuare nell’aria.
  • Ultimo, ma non per importanza: una curiosità sulla lingua. Come scuola di inglese, avremmo mai potuto dimenticare di parlare di un fatto linguistico interessante? Naturalmente no. Perciò sapete da dove viene la parola strega? Sfortunatamente l’etimologia autentica non è certa. La fonte che più le si avvicina deriva dall’inglese antico ed è la parola wicce che significa “maga di sesso femminile”; un’altra possibilità deriva dal significato delle due parole dell’inglese antico wingle – “divinazione” – e wih – “idoli”. Entrambe derivano dal proto-germanico wikkjaz per “negromante” o anche “colui che risveglia i morti”.

 

Se pensate che questa storia realmente accaduta sia abbastanza terrificante, provate a spaventare i vostri amici raccontandola come un’insolita storia dell’orrore il prossimo 31 ottobre.

Vi auguriamo un Halloween da brividi!

 

 

Risorse:

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